Allergia e intolleranza al Nichel: in quali alimenti lo si può trovare
Il nome nichel deriva dalla parola svedese Nickel (diminuitivo di Nicolaus, con significato di persona da poco, folletto) e dal derivato tedesco Kupfernickel (“rame del diavolo”) nome dato dai minatori a questo elemento un tempo senza valore.
IN QUALI CIBI SI PUO’ TROVARE IL NICHEL?
Il nichel è un metallo presente in molti oggetti di uso comune e proprio per questo motivo è molto difficile evitare di entrarci in contatto durante le normali azioni della vita quotidiana, inoltre è presente anche nell’acqua del rubinetto e, come solfato, è presente in moltissimi prodotti alimentari confezionati, lo potete trovare anche nelle lenticchie, fagioli, cacao, nocciole, liquirizia, in molte verdure e frutti come gli asparagi, spinaci, cipolle, funghi, kiwi, pomodoro, Birra, vino rosso, cipolla, pomodori, carota, spinaci, lattuga, piselli, fagioli, tonno, sgombro, gamberi, cozze, aringhe, frutta secca, ananas, lamponi, prugne, the, gelatina, rabarbaro, cibi in scatola, coloranti per oggetti in vetro, carta e ceramica, vernice a smalto verde e giallo , cemento, cosmetici e prodotti per il trucco, detersivi, fertilizzanti, insetticidi e fungicidi leghe per protesi odontoiatriche, ornamenti, accessori metallici, utensili da cucina e da lavoro, monete, penne, chiavi, batterie alcaline, tinture per capelli.
COSA PROVOCA ALL’INTERNO DEL NOSTRO CORPO ?
Viene coinvolto il sistema immunitario attraverso la formazione di anticorpi specifici, le immunoglobuline (IgE). La formazione di anticorpi avviene al primo contatto con l’allergene; l’unione dell’anticorpo con l’allergene determina la liberazione da particolari cellule di una sostanza, l’istamina, che è la principale responsabile dei sintomi caratteristici di tutte le reazioni allergiche.
Si tratta di una delle più diffuse allergie da contatto: è stato calcolato che circa il 10% delle donne adulte occidentali soffra di allergia al nickel, attribuibile alla sempre maggiore diffusione della ”moda” degli orecchini e del piercing.
Spesso le persone affette da dermatite da contatto presentano altre malattie allergiche o hanno storia familiare di allergia. Raramente, in seguito all’assorbimento del metallo per via intestinale, l’allergia si può manifestare con asma.
INTOLLERANZA AL NICHEL : QUALI SONO I SINTOMI
Il nichel mostra di non essere ben tollerato dalla specifica persona quando appaiono:
disturbi della pelle quali dermatiti, prurito diffuso soprattutto su mani, gambe, viso e braccia, accompagnato da orticaria, desquamazione e piccole vesciche, disturbi respiratori come asma e difficoltà respiratoria, disturbi dell’apparato gastro-intestinale come colite, gastrite e gonfiore addominale, infiammazioni della bocca come afte e fistole, malessere generale diffuso, stanchezza, astenia, mal di testa, nausea.
COME SI DIAGNOSTICA L’ALLERGIA AL NICHEL?
Attraverso dei test cutanei chiamati patch test, che consistono nel mettere sulla pelle del dorso o nella parte esterna del braccio, un cerotto contenente la sostanza sospettata di causare l’allergia in questo caso nichel solfato; se dopo la rimozione del cerotto la cute appare irrritata, arrossata e sono presenti delle vesciche pruriginose, il sospetto di intolleranza è confermato.
COME COMBATTERLA?
Per combattere l’intolleranza, bisognerebbe seguire una dieta apposita che permette di eliminare completamente i cibi contenenti nichel.