Coltivazione che sfrutta l’energia: cos’è l’elettrocoltura e quali sono i suoi benefici
L’elettrocoltura è una tecnica agricola antica, anche se dimenticata, risalente a circa 160 anni fa e che fa uso dell’elettricità per fornire benefici alle piante in crescita. Nata tempo fa, non si è diffusa molto ed è stata presto dimenticata, fino a questi ultimi anni in cui sembra stia tornando un po’ più in auge.
Esistono diversi approcci a questa tecnica di coltivazione: uno che utilizza corrente a bassa tensione (12 volt) che percorre materiali conduttori posti attorno alle piante, un altro invece fa uso delle energie naturali come l’elettromagnetismo o l’energia tellurica.
Si è visto che l’uso di queste energie favorisce molto la crescita e la resistenza delle piante alle malattie e ai parassiti, per questo in molti hanno iniziato a provare interesse nel suo studio e nell’approfondimento di questa tecnica.
Simone Gatto è uno degli esperti del settore, specializzato in mindfulness e musicoterapia ha studiato e approfondito anche la tecnica dell’elettrocoltura, affascinato dal potenziale naturale di crescita e forza delle piante, senza l’uso di prodotti o strumenti artificiali.
Questa tecnica, infatti, offre una promettente via per l’agricoltura sostenibile, che ha un importante riscontro anche sulla salute delle persone e del mondo in cui viviamo, e per questo ha attirato l’attenzione di molti esperti di salute naturale.
Elettrocoltura: la coltivazione che sfrutta la naturalità e l’energia
Come abbiamo già accennato, l’elettrocoltura è una tecnica innovativa che unisce l’agricoltura all’energia elettrica, per migliorare e aumentare la produzione agricola in modo naturale.
Questo approccio si basa sull’utilizzo delle energie libere e disponibili in natura, seguendo i principi della permacultura, un insieme di pratiche agricole che hanno l’obiettivo di soddisfare i bisogni della popolazione ma senza intaccare la resilienza, la ricchezza e la stabilità degli ecosistemi naturali.
Il secondo approccio dell’elettrocoltura, quello che fa uso dei campi magnetici e delle energie libere e naturali, ha rivelato in particolare notevoli risultati, coerenti con il principio della permacultura.
Sono stati, infatti, condotti degli studi che hanno rivelato che piante, semi, animali e l’intero ecosistema sono influenzati dai campi elettrici e magnetici. Lavorando all’interno di specifiche soglie di potenza e tempo, è possibile ottenere perciò molti benefici, quali:
- Un incremento nello sviluppo della pianta e del suo sistema immunitario.
- Un miglioramento nella quantità e qualità della produzione.
- Una riduzione dei tempi di germinazione.
L’entusiasmo verso questa tecnica spesso è accompagnato da incredulità, ma sono stati numerosi i risultati che hanno dimostrato e confermato i suoi reali effetti positivi.
Esistono diversi principi base a questa tecnica, che non si limita a richiedere un campo elettrico o magnetico per dare beneficio alle proprie piante, ma ricerca anche altri fondamenti, come ad esempio l’osservazione e l’interazione con queste, la cattura e lo stoccaggio di energia naturale proveniente da sole, vento e campi magnetici, l’utilizzo di risorse rinnovabili e la valorizzazione della diversità.
Quali sono i benefici di questa tecnica?
È stato visto che uno dei principali benefici dell’elettrocoltura è l’aumento della produttività in modo naturale: grazie ai campi elettrici e magnetici, infatti, è possibile favorire lo sviluppo delle piante, migliorare il loro sistema immunitario e rendere le colture più resilienti alle condizioni climatiche avverse.
Questo significa che la produzione è notevolmente migliorata sia in qualità che in quantità, consentendo agli agricoltori, o chi possiede un orto, di ottenere delle rese migliori senza dover ricorrere a trattamenti chimici, pesticidi o fertilizzanti.
Un altro aspetto positivo di questa tecnica, inoltre, è la possibilità che offre a moltissime persone di poterla utilizzare, in quanto non richiede strumenti particolarmente specifici ma tutto ciò di cui ha bisogno può essere trovato e realizzato in maniera casalinga.
Si tratta perciò di una tecnica che anche gli appassionati di piante possono usare per il proprio giardino o piccolo orto. Il fatto che molte persone, anche nei piccoli giardini, possano realizzare questa tecnica può essere di grandissimo aiuto per l’ambiente.
L’elettrocoltura, infatti, permette di ridurre moltissimo il proprio impatto ambientale, essendo totalmente naturale, e consente di non disperdere prodotti chimici, di ridurre l’uso di combustibili fossili o le emissioni di gas.
Conclusioni
L’elettrocoltura è una tecnica agricola antica ma recentemente riscoperta, in grado di sfruttare l’energia elettrica e i campi magnetici per favorire la crescita delle piante.
I suoi benefici includono, quindi, un aumento della produttività, una maggiore resistenza alle malattie e ai parassiti, una migliore qualità delle colture e un minor impatto ambientale.
Questo approccio naturale può essere adottato da chiunque, offrendo così un’opportunità per ridurre il proprio impatto sull’ambiente e migliorare, di conseguenza, la salute delle persone.