Come gestire i bambini durante l’anno lavorativo?
I genitori con bimbi piccoli si trovano spesso a dover bilanciare le responsabilità del lavoro e della cura dei bambini. Sebbene non esista una soluzione perfetta, ci sono comunque alcune strategie che possono aiutare a destreggiarsi meglio tra gli impegni della propria professione e i figli. Naturalmente l’obiettivo è avere la possibilità di mantenere economicamente la famiglia, ma senza per questo far pesare tale necessità sulle spalle dei bambini. Vediamo dunque alcuni consigli utili per riuscire in questa missione.
Diventare assistenti preparati
Il modo migliore per gestire i bimbi durante l’anno lavorativo è prendere coscienza di tutte le competenze che servono per farlo in modo professionale. Ecco spiegato perché si consiglia di seguire un corso per assistente all’infanzia, così da comprendere quali sono le esigenze dei bambini, soprattutto in un momento così delicato come questo.
Stabilire una routine
Una delle cose più importanti da fare per aiutare i bimbi ad adattarsi alla situazione è stabilire una routine. Avere un programma fisso per le attività e i pasti aiuterà i figli a sentirsi più sicuri e meno ansiosi, e permetterà ai genitori di organizzare meglio tutti gli impegni. Naturalmente è importante incastrare in questa routine tutti i momenti fondamentali per la crescita del piccolo: si parla ad esempio del gioco, e del supporto di uno dei due genitori allo studio e allo svolgimento dei compiti da fare a casa.
Essere pazienti
La pazienza è una dote fondamentale per un genitore, e ne servirà molta, soprattutto se entrambi lavorano. I bimbi hanno bisogno di tempo per adattarsi alla situazione, e potrebbero complicare le cose, ad esempio facendo i capricci o tenendo il broncio. Inoltre, potrebbero non essere pronti per fare tutto quello che dicono i genitori, ma è normale che sia così. La nuova routine richiederà dunque del tempo per essere assorbita e accettata dai bimbi piccoli, che avranno la necessità di ambientarsi e di imparare qual è il loro ruolo in questo “meccanismo”.
Comunicazione e onestà
Un bimbo, anche se piccolo, deve essere sempre informato con onestà sulla situazione. Dunque i genitori dovrebbero sempre comunicare ai figli cosa comporta la necessità di gestire la quotidianità con mamma e papà che lavorano. Per fare qualche esempio concreto, è possibile spiegare loro perché serve lavorare, e iniziare a renderli partecipi della necessità di coprire le spese in casa. Ovviamente si dovrà chiarire anche l’impatto che il lavoro avrà sulla vita del bimbo, che dovrà imparare ad accettare l’assenza dei genitori in determinati momenti della giornata. Il bambino capirà, e dunque sarà più disposto ad accettare dei sacrifici, contribuendo alla risoluzione dei problemi.
Definire aspettative realistiche
È importante stabilire delle aspettative realistiche per i figli durante l’anno lavorativo, e comunicargliele con la consueta onestà. Forse non potranno partecipare a tutte le attività che gli piacciono, ma questo non significa che non possano divertirsi. Basta semplicemente selezionarle con cura, dando la priorità alle più importanti, valutando due aspetti: il divertimento per il piccolo, e l’importanza del peso di quell’attività per lo sviluppo psicofisico del bimbo (come lo sport).