Igiene e pulizia nei luoghi di lavoro: cosa dice la normativa e come adeguarsi
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Ci sono precise norme, sia a livello europeo e sia a livello nazionale, che sanciscono il diritto dei lavoratori a lavorare in un ambiente sano e che non ne metta a rischio la salute fisica e psicologica. Il che corrisponde a un obbligo in capo a datori di lavoro e responsabili aziendali di assicurarsi che uffici, postazioni di lavoro, impianti produttivi e tutti gli altri spazi frequentati dalla popolazione aziendale siano sempre puliti e igienizzati. Approfondiamo insieme i principali obblighi di legge e le migliori strategie per adeguarsi.
Che requisiti igienici sono previsti per i locali aziendali
Come per il tema più ampio della sicurezza sul lavoro, la fonte a cui far riferimento in Italia quando si tratta di igiene e pulizia nei luoghi di lavoro è il TUSL (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro o d.lgs. 81/2008) con le sue successive modifiche. È qui che si trovano, innanzitutto, una serie di requisiti igienici necessari per gli spazi lavorativi. Oltre a cubature, altezze e metrature dei locali, il Testo Unico indica come requisiti indispensabili degli edifici adibiti a spazi lavorativi che siano solidi, stabili e accessibili.
Particolare attenzione è riposta allo status di pavimenti, soffitti, scale, impianti, zone di transito che devono essere mantenuti sicuri e salubri anche per scongiurare incidenti e infortuni. È specificato che, sempre per ragioni di igiene e sicurezza, locali di servizio come bagni, spogliatoi, refettori, locali di riposo o depositi, se presenti in azienda, devono essere separati da quelli dove si svolgono le attività lavorative. Se i dipendenti lavorano all’esterno il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire le stesse condizioni igienico-assistenziali che avrebbero all’interno dei locali aziendali. Due passaggi fanno riferimento alla necessità di garantire la corretta areazione dei locali e l’assenza di materiali inquinanti e potenzialmente dannosi per la salute dei lavoratori.
Pulizie in azienda: che obblighi ha il datore di lavoro
A questi vincoli strutturali se ne aggiungo di procedurali e, cioè, a cui il datore di lavoro deve adempiere con costanza. Si deve prevedere, per esempio, una pulizia periodica degli ambienti di lavoro e la stessa deve preferibilmente avvenire in orari diversi da quelli lavorativi. Con periodicità e frequenza devono essere rimossi dai luoghi di lavoro rifiuti e residui di lavorazione, specie se possono arrecare danno alla salute dei lavoratori. È importante assicurarsi sempre che i servizi igienici siano funzionanti e facilmente raggiungibili dai lavoratori e che qui e in altre zone dell’azienda gli ultimi abbiano a disposizione acqua potabile e controllata. L’isolamento dei locali aziendali è fondamentale per garantire un certo comfort termico a chi lavora almeno quanto lo è la presenza di impianti di riscaldamento e condizionatori.
Come rendere gli ambienti di lavoro più salubri
Più pragmaticamente rivolgersi a una ditta di pulizie professionali, acquistare detersivi online all’ingrosso e altro materiale per l’igiene su siti come Click Ufficio e stabilire un calendario settimanale secondo cui verranno svolte le pulizie in ufficio sono i primi, fondamentali passi per assicurarsi ambienti di lavoro più salubri. A seconda delle specifiche attività svolte nei locali aziendali può essere utile affiancare misure igieniche più specifiche, come le diverse che riducono i rischi di contaminazione biochimica. Sempre più importante da dopo la pandemia di COVID-19 è considerata la purificazione dell’aria, attraverso l’installazione di speciali filtri soprattutto se la popolazione aziendale è numerosa o non si può sempre garantire la corretta areazione degli ambienti.