Trigliceridi alti: abbassarli con una dieta dimagrante specifica
I trigliceridi costituiscono la parte più consistente dei lipidi che assumiamo attraverso la nostra alimentazione. Si tratta di una riserva di grassi in cui l’organismo converte le calorie in eccesso assimilate durante i pasti; questa riserva viene temporaneamente “stivata” nelle cellule adipose e rilasciata all’occorrenza per fornire energia fra un pasto e l’altro.
Se si assimilano più calorie di quelle che l’organismo riesce a bruciare, questa riserva non viene pressochè intaccata e il livello dei trigliceridi si alza. Le ragioni possono essere un’alimentazione poco equilibrata con troppi carboidrati, zuccheri e grassi, oppure una ridotta attività fisica, o un eccessivo consumo di alcool, o ancora l’assunzione di alcuni farmaci come diuretici o pillole anticoncezionali; l’ipertrigliceridemia può essere inoltre la spia di alcune patologie come ipotiroidismo, patologie renali, obesità, ipertensione o diabete di tipo 2.
Sarà cura del proprio medico indagare sulle possibili cause e trovare le soluzioni adeguate.
Tenere i trigliceridi sotto controllo è dunque molto importante e un modo semplice e sano per farlo è anche attraverso l’alimentazione, adottando una dieta adeguata.
Vediamo nello schema seguente quali sono gli elementi essenziali di una dieta anti trigliceridi
Trigliceridi alti: abbassarli con la dieta
I cibi e le bevande da limitare o evitare | Cosa preferire |
Carboidrati raffinati, contenuti in prodotti amidacei (patate) e in pasta, pane e prodotti da forno a base di farine bianche | Cereali e farine integrali |
Zucchero bianco | Zucchero di canna, preferibilmente grezzo |
Limitare o evitare i dolci con molti zuccheri (caramelle, marmellate, gelatine, snack, gelati, yogurt zuccherati) | Yogurt al naturale, sorbetti con poco/senza zucchero, dolci con pochi/senza grassi e zuccheri |
Latte intero e formaggi semigrassi (fra il 20% e il 42% di grasso) o grassi (> 42% di grasso): parmigiano, grana, quartirolo, taleggio, mozzarella di bufala, gorgonzola, fontina… | Latte scremato o parzialmente scremato, latticini magri e formaggi magri (< 20% di grasso): ricotta, feta… |
Bevande: l’alcool (vino, birra, liquori…) sarebbe da limitare drasticamente o da eliminare del tutto; da evitare anche le bevande zuccherate, calde o fredde (anche i succhi di frutta industriali contengono spesso zuccheri aggiunti) | Succhi e spremute di frutta fresca, caffè, tè, infusi, tisane non zuccherati; acqua |
Salumi e carne rossa, da limitare ai tagli meno grassi e da cuocere evitando condimenti grassi, preferibilmente alla piastra o alla griglia | Pesce, in particolare alla piastra o alla griglia; carni bianche (pollo, tacchino, coniglio, vitello, angello, capretto, suino); bresaola e prosciutto crudo magro |
Nei condimenti limitare l’uso degli olii, comunque preferibili al burro | Sì ad aceto, spezie, erbe aromatiche |
Il fritto, altro acerrimo nemico insieme all’alcool delle funzionalità del fegato (che ha un ruolo importante nella sintesi dei trigliceridi), va ridotto o eliminato dalla dieta | |
Le uova, presenti come ingrediente in moltissime preparazioni industriali o casalinghe (pasta all’uovo, frittate, torte dolci o salate…), non andrebbero consumate più di una/due volte a settimana | |
Infine, ma non per ultime in ordine di importanza, frutta e verdura, preferibilmente di stagione, sono un must per ogni sana abitudine alimentare, e insieme ai legumi la fanno da padrone anche nella dieta antitrigliceridi |